Sarò ingoiato dalle cose.
Questi scaffali molli, lubrici,
le mura chine
il marmo:
metabolizzato
dai loro umori sintetici,
disciolto
in sospensioni di schegge
e ore rapprese.
Già incede
tra le linee che si sgretolano
il trionfo delle cuspidi,
le grida
ed io,
e il vacillare delle sagome,
lo strazio dei ritagli
condannati al piano.
sabato 5 settembre 2009
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La programmaticità dell'annuncio iniziale pone una simmetria e un significato geometrico che mi sembra la cifra di tutta la poesia.
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