giovedì 10 febbraio 2011

Fiscal drug

FISCAL DRAG
Letteralmente `drenaggio fiscale`. Aumento in termine reale del prelievo fiscale che si determina quando, in virtù di un incremento nominale dei redditi personali dovuto all`inflazione, le aliquote progressive di tassazione generano un carico contributivo addizionale superiore al tasso di inflazione.



Ai Ragionieri DOS


Quando abbiamo perso il coniglio, abbiamo ritrovato un'altra cosa al di dentro del sonno.
Un uccello dalla saggia confusione, che aveva le piume della materia degli sbadigli: la Paradisera, l'uccello di Hegel e dell'economia aziendale.
Ma non era una civetta, perchè la Paradisera non portava in giudizio la notte con la severità degli occhi, che teneva sempre chiusi, e non sappiamo se avessero anche solo uno sguardo. Quando l'abbiamo trovata aveva il nido a Wall Street, dove Nerino suonava l'euro-dollaro. Così la borsa si apriva quando Nerino incendiava il sole, quindi la borsa si chiudeva quando la Paradisera cantava la resa dei conti. Così:
-Parapara-
Prima della NASDAQ avrebbe potuto sbadigliare di meglio, ma acquistando azioni, la Paradisera non era più l'uccello nolontario di una volta. E crepuscolare.
Quando non si insegnava economia aziendale a scuola, la Paradisera beveva tante cose belle e poetiche; si era indebitata per comprarsi un nido di tempo sulla Torre Eiffel. Un nido tutto di belle lancette (questo vuol dire “di tempo”).
Il giorno lo passava tra cose molto sagge, poiché la Paradisera passava di bocca in bocca, come un pettegolezzo, ma era uno sbadiglio, e mangiava le cose belle che stavano in fondo alle gole e beveva quelle brutte.
La Paradisera: l'uccello di Hegel e dell'economia aziendale, era in principio un uccello nolontario e buono . Tant'è vero che quando mangiava molto, nell'arco della digestione si chiamava Paradisea; a digestione finita si chiamava civetta come Minerva l'aveva fatta. Ed Hegel la conobbe quando ancora mangiava e beveva, ma dopo digerito. Grazie a lei, egli impresse il sintomo del proprio sonno su ben dodici volumi.
E l'allievo ha superato il maestro, perchè quanti ne ha fatti sbadigliare Hegel, non c'è riuscita nessuna Paradisera.
Poi però la Paradisera, che insegnò ad Hegel l'arte dello sbadiglio, dovette restituire il debito che aveva contratto per il suo nido a tempo sulla Torre Eiffel, e divenne povera povera, tanto che non riusciva nemmeno più a comprare lancette usate per tappare i buchi che si spalancavano sulla sua misera dimora. Le sue piume, che erano piume dei migliori guanciali, da bianche come la pace, divennero nere come la pece.
Fu allora che abbandonò le gole dei filosofi, i poeti, gli artisti e gli scrittori. Passò tutti gli anni che le ci vollero per saldare il debito acquattata nelle bocche degli studenti di economia aziendale ed insegnò loro a sbadigliare. Invece lei imparò che cos'è Il sistema informativo di bilancio e il Mercato azionario. Quindi decise di investire il suo capitale di tempo in azioni, e presto si aggiudicò importanti fette del mercato.
Poi però, quando finalmente riuscì nell'impresa, ossia quando smise di essere una Paradisera a debito, vendette subito il suo nido così vicino al cielo e ne comprò uno più fedele alla terra . A Wall Street (quello vero, in America).
Ora si agitava tutta contenta e capitalizzata, perchè poteva finalmente permettersi i cibi migliori, questo pensava: che adesso avrebbe perfino potuto permettersi la gola di Omero. Invece si accorse che non c'era più cibo.
Niente più cose belle da dire: niente più cose belle da mangiare. Ma c'era pur sempre molto da bere.
E la Paradisera allora del suo animo da becchino fece un animo da Bacco.
Triste e capitalizzata bevve, e bevve molto.
Infine sperperò tutto il suo capitale in droga fiscale. Nel marzo del 1929, la Paradisera morì per overdose.


Questo è quanto c'è da precisare su quel famoso “Uccello di Minerva” a cui noi non facciamo del tutto giustizia chiamandolo “civetta”. Infatti è qualcosa più di una civetta, è una civetta drogata, o qualora risultasse sconveniente, una civetta ubriaca.
Dunque, questo è quanto c'è da dire sulla Paradisera: l'uccello di Hegel e dell'economia aziendale.



N.B: Oggi abbiamo un indice della redditività dedicato a questo uccello bevitore, un termine coniato sicuramente per ricordare i bei tempi in cui la Paradisera era una Paradisea. Tale è l'EVA (Evaluated Value Added), e indica la capacità dell'impresa di creare valore.

martedì 1 febbraio 2011

O parmigiano portalo via

Vedi nessuno piange. Vedi ti hanno detto quella è la porta da chissà quanto tempo, vedi è quella vattene, ma tu niente, se parliamo di porte niente e infatti quanto tempo, oggi 354 tempo. Vai via e non voltarti e non tornare c'è ancora il letto come l'hai lasciato tu. Soprattutto vai via. Se qualcuno obietta forse vi mancherà beh questo qualcuno primo vaffanculo secondo non è vero e non ci serve questo stretching concettuale delle cose brutte che servono soprattutto se non sono cose brutte ma una cosa soltanto e la peggiore. Guarda medesimo qualcuno che questi sono i due minuti proverbiali per un colpo di testo in rete.
Comunque non sei come i morti che lasci il vuoto non ricordo di averti mai visto aprire gli spazi inserirti lanciarti nello spazio con te non se ne va la memoria e neanche i tempi peggiori ma il niente la zolla innocente che siamo. Vedi, vattene, quella è la porta, per una volta la vedi, vedi, non ti vogliamo.

Ti hanno visto in spiaggia col borsone dei cd, Amauri.