giovedì 5 agosto 2010

Il nudo sidonita.

Venuto a Roma, Serapione intese parlar di una vergine che da vent'anni viveva reclusa senza ricevere né parlare a nessuno. Riuscì a vederla.
«Cosa fai - chiese - seduta lì tutta sola?»
«Io non sto seduta - rispose - io sono in cammino.»
«In cammino verso chi?»
«Verso Dio.»
«Sei morta o viva?»
«Spero di essere morta al mondo e viva in Dio.»
«In questo caso - disse Serapione - scendi in strada e vieni a passeggio».
Ella protestò, ma il "pazzo" le fece capire che dicendosi morta al mondo doveva dimostrarlo. Ella si arrese ai suoi argomenti. Arrivati accanto ad una chiesa, Serapione disse: «E ora, se vuoi convincermi che sei morta al mondo, spogliati nuda come faccio io e seguimi».
Scandalizzata, la vergine rifiutò.
«La gente penserà che io sia pazza!»
«E allora? Se sei morta al mondo, ti riguarda quel che gli altri pensano?» Ella rifiutò.
«Vedi sorella - disse Serapione - fa attenzione a non gloriarti della tua santità e di proclamare che tu sei morta al mondo. Io sono forse più morto di te e lo provo passeggiando nudo senza vergogna».

2 commenti:

  1. Ma se la perfetta nudità è prerogativa del Cielo, non si debbono allora disdegnare le vesti o, alla peggio, fare come il rossignuolo che muore per il troppo coitare

    (...)

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  2. Il punto è che questo Serapione sembra essere un poser dei peggiori, mi sta affascinando.

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