i responsabili, questa volta, due (per spartirsi la colpa): io e kyuss, quando io non gli chiedo cose, e lui non mi avvisa che per l'esame è troppo tardi ma si può rimediare ed è quasi tardi anche per questo, ma non proprio, non ancora.
non siamo seri. siamo ieri.
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la macchinina, non il volume
dell'ora in cui si chiudono gli scuri
apre i fari a un rilancio, un cortile - un credo, quasi a svanire, dalla scocca -
ai metri un pistone, un barometro, la cerniera
di nebbia celebrativa, il grilletto, e sia
lo sterzo a centrifuga, sfasciato, le leghe scagliate
e scisse alla stretta delle luci, la torsione di un muro
- se l'allarme è domani, viola di sirene -
quindi i cancelli piegano un nome, un cilindro e ancora
trovo che l'oltre sia telaio e taglio di lamiera
e una valvola dove entrano a taniche, a iniezioni
per chi ne ha cura, in dosi e soglie approssimate, le frizioni
occluse fino alle maniche, alla curva magra del lunotto.
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- chiudere una poesia con "lunotto"!
- si beh, anche iniziare con macchinina è bello
venerdì 22 gennaio 2010
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- chiudere una poesia con "lunotto"! già detto
RispondiEliminamacchinina, però, è un tocco di classe :P
intatto lunotto, tale
RispondiEliminaè lo stato mortale.
ma tu mortal non sei,
e forse del mio dir poco ti cale.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminauffa
RispondiEliminaio volevo solo aggiornare l'immagine accanto, e invece è rimasta là, brutta
(chissà se ora ritorna)
il post originale era un "m-ma", non credo abbia più molto senso
eh!, propi - anzi oggi è il mio giorno più mortale dell'anno, figurati (anche se alle 02:34 non era ancora cominciato)
RispondiEliminadevo dir che mi sorprende l'intatto, però, se ti rallegra :P
oggi è iniziato alle 18, infatti.
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