giovedì 21 gennaio 2010

Lenzuola

Augusto Doreloff un giorno, mentre stirava, si ritrovò fra le mani un lenzuolo giallo molto brutto.
“Questo tessuto è davvero orrendo” disse e lo accantonò senza stirarlo.
Il giorno dopo aprì l'armadio, dovendo rifarsi il letto, per procurarsi dei teli adatti alla bisogna ma scostate le ante si ritrovò davanti, perfettamente ripiegato, un lenzuolo giallo davvero molto brutto.
“Non credo che userò mai questo orrore – disse – Non fa che occuparmi spazio, farò meglio a liberarmene” e buttò il telo nell'immondizia che poi la sera si preoccupò di andare a gettare nel cassonetto condominiale.
La mattina seguente Augusto Doreloff si svegliò con una insolita sensazione. Andò a prepararsi la colazione e si lavò senza riuscire a togliersi di dosso il senso di disagio. Quando tornò in camera per vestirsi scoprì il fattore che tanto gli causava disturbo: un orrido lenzuolo giallo attendeva senza macchie e senza pieghe sul comodino accanto al letto di essere utilizzato.
Augusto Doreloff gridò:” Non posso credere di aver comprato per questa casa una cosa così costipante! È disgustoso e chissà cosa mi sarà costato. Caverò questa cosa fuori da casa, costi quel che costi, così sono convinto che convenga.”
Afferrò dunque il lenzuolo e corse in bagno dove gettò il telo nella vasca da bagno. Poi prese dell'alcool che teneva in casa e ne impregnò il tessuto. Indi accese un fiammifero e ve lo gettò sopra.
Stette a guardare seduto sulla tazza del gabinetto finché tutto non fu ridotto in cenere e quella sera andò a dormire sereno.
Al risveglio, Augusto Doreloff si ritrovò avvolto in un terribile lenzuolo giallo. Non disse nulla e si rimise a dormire.

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