martedì 14 settembre 2010

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(Questo l’ho imparato lavorando al Museo: ) Ut pictura poiesis: siccome non so disegnare scrivo. (Siccome non so disegnare alla maniera manierista che vorrei, scrivo poco e male.)

Corvi

L’incrociarsi di sottili e spesse linee nere come tagli, lungo tutto lo spazio della tela, attraverso il fondo bianco grezzo: con la grazia celere di certi scarabocchi (appuntati sul bloc-notes mentre si parla al telefono o si segue una lezione noiosa all’università) che non vengono al nodo e insieme la crudeltà precisa e rappresa del tocco del coltello o bisturi: non che siano veri squarci, sulla materia viva: non sono fughe verso altre dimensioni o altri lidi, ma linee, più o meno nettamente incise, e tali stanno. L’incrociarsi di sottili e spesse linee nere attraverso il fondo bianco grezzo: sono corvi (e ne informa pure il titolo): e poiché dal simile segue il simile com’è noto, facile giudicare il loro significato dalla dieta: e la snellezza e la crudeltà e perché ogni ghirigoro termini con un punto, ben definito, simile in tutto e per tutto a un minimo occhio.


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