sabato 4 giugno 2011

Steel life

Lo schiavo Pasquale entrò d'un tratto in casa sua e si mise a sedere su una delle due natiche. Intanto che il peso arrivava, scesero i topi divoratori di ferro e tirarono le tende (rumore della della luce spalancata sul vuoto). Ora la lettera poteva essere aperta (la lettera si apre), quindi letta (Pasquale la raccoglie mentre se ne sta andando e la legge).
(Pausa)
-Plinio ci ha mandato Heisemberg!- (l'esclamazione raggiunge lentamente il resto dell'arredamento della stanza)
Gli oggetti si dispongono in modo tale da fare spazio alla nuova arrivata (l'esclamazione). Tra l'attaccapanni e la stufa si apre una piccola nicchia.
-Topi!- (ancora un'esclamazione)
Questa seconda non riesce a farsi strada tra i respiri. Pasquale prega i topi di respirare meno forte cosicchè possa accomodarsi da qualche parte senza morire d'asfissia. I topi gli resistono, mentre l'esclamazione prende ad afflosciarsi pietosamente tra le braccia dello schiavo, che non riesce ad aprire la finestra. Dalla finestra si pensava di ricavare altro spazio, ma tanto rimane chiusa. E i topi respirano forte.
Con la sua esclamazione in collo Pasquale cerca disperatamente altra aria. Non la trova. Pensa a Pasquale, lo schiavo, poi a -Topi!-: (giudizio) Smette di respirare.
(pausa - nuova disposizione dell'aria)
Soffoca.
L'interiezione si riprende, è libera, il diaframma è a posto, si stira.
-Dovete avere il ferro anche nel cuore, per comportarvi in questo modo- ,dice -Topi!-.
I topi, fiduciosi, si mangiano i loro stessi cuori.
A terra: cadaveri di roditori, ruggine e -cri cri-.

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