domenica 14 novembre 2010

Excessus de-mentis

Ultima notizia, come tante altre, come tutte le altre. E' l'unico caso in c'è la gara per l'ultimo posto. Dunque non c'è spazio qui che per le cose veramente importanti: la Nintendo traveste con gli yen il suo bilancio, ma è un bel vestito, di gala, anche il nuovo DSi Super Mario si veste di rosso.

Tutto questo non è ecologico-
L'ecologia diventa marketing, la Crusca finalmente si arrende supplicando l'altro Norton di aver ancora un minimo da dire senza ricorrere al C++. La risposta è gelida, quell'uomo sa il fatto suo, arreda a modo l'ultima mandata di funzioni in sette variabili e, con la nonchalance dell'abile registratore di massa, richiude le staffe e se le porta a liquidare in conto lasciando incustoditi i poveri intelluttuali davanti alla BNL. Pare che non ci sia più scampo, l'ultimo paio di tappi per le orecchie arrivava dal Mississippi: è l'E-commerce. Ora che sono stati incassati quei letterati bagordi come nella bara, anche l'E-commerce ha il suo alto di ph di acidità, la sua anidride carbonica da transistor.
Dalla moquette, il popolo degli Hacker, attratto dai nostri progressi informatico-economici ha risalito la catena delle Password, diffondendo virus a noi sconosciuti. L'epidemia si è sfortunatamente trovata a coincidere con la crescita demografica del 21esimo secolo. Migliaia di utenti ammalati inquinano internet trasmettendo il morbo ed immobilizzando il motore di ricerca. E' stato appena scoperto che un uso smodato della tastiera produce gas tremendamente dannosi che fanno tossire le dita dell'ozono per tutta la notte. Le madri sospirano, mentre ritirano il loro tostapane giapponese "Ehh, erano anni che lo desideravo; il mio phon". Il 90% della popolazione brancola ormai nella cecità più assoluta.
Dopo una lunga seduta di storpiamento, i nuovi verdi dichiarano soddisfatti come si chiamerà il vecchio modo di commerciare, quello vecchio, si, quello dove si andava alla Pam per la nuova felpa della Nike 100% quasi cotone. Ebbene si chiamerà:E-cologic. "-Un genuino modo di investire senza rallentare la rete comune-" pontifica il vero Norton (rigorosamente non scaricato da Internet) "-per un Internet più veloce, prendi l'automobile!-".
Ebbene, grazie a questo nuovo interesse verso l'ecologia (o meglio, E-cologia), verso la riduzione dello spreco sono da riscrivere ed opportunamente ristampare tutti i vocabolari e tutti i libri di economia.

Non finisce qui-
Ci pensa, lei, a quanti starnuti ha fatto in tutta la mattina? Ha idea di quanto inquinino due pacchetti di fazzoletti? Ha idea di quanto ci mette Madre Natura a disperdere i materassi del suo muco? Ci pensa? E allora ecco, la smetta di starnutire. Via tutti i raffreddati, o moriremo tutti!
Ah, e poi le mutande! Che spreco! Non si vedono nemmeno, perchè si ostina a generare biancheria nei suoi cassettoni IKEA? Via, via le mutande e via anche gli storpi, lo sa lei quanto ci mette Madre Terra per smaltire un dito intero? Ed ognuno di loro ha idea di quanti potrebbe averli persi? E dove poi? Magari un po' di costui parcheggia sotto la sua auto! Ci pensa!?
Ci pensi! Pensi a quanto occorre al cielo per dimenticare i nostri sguardi, pensi solo a quanti passi vengono sprecati dalle signore che dimenticano le chiavi a casa, pensi a quanto cibo buttiamo ogni anno per i nostri figli, i quali a breve finiranno sotto terra. E' uno spreco, un grande spreco. Impariamo da Keynes, pensiamo al lungo periodo!
Eh, si, gli uomini costano troppo ai boschi e rendono alla Phisis meno che le azioni del mercatino dell'usato.

Riflettendoci, l'unica vera scelta ecologica, in effetti, è stata solo la bomba atomica.

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